Camiz, AlessandroCalderoni, A.Di Palma, B.Nitti, A.Oliva, G.2020-01-242020-01-2420199788890905490http://hdl.handle.net/10679/6360Nel recente dibattito sul rapporto tra architettura e archeologia (Capozzi, Fusco and Visconti 2019), (Mariniello 2016) prevale la tesi per la quale il progetto contemporaneo dovrebbe configurarsi nel sito archeologico affermando figurativamente la sua contemporaneità. Tale asserzione caratterizza gran parte della recente sperimentazione progettuale italiana nei contesti archeologici (Basso Peressut and Caliari 2014), (Cellini et al. 2009) ma soprattutto alimenta la polemica che contrappone molto spesso architetti e organismi preposti alla tutela, rendendo molto difficile la vita dei progetti. Questo contributo mette in discussione la necessità di tale affermazione figurativa. In un’area archeologica, prima del progetto architettonico, è stata effettuata una operazione progettuale di sottrazione, lo scavo, che si configura come unità stratigrafica negativa (Harris 1989).engCC0 1.0 UniversalopenAccesshttp://creativecommons.org/publicdomain/zero/1.0/Architettura e archeologia: la composizione conforme dello strato contemporaneoconferenceObject342346ArchitectureArchaeologyArchitectural theoryArchitectural design